Il medioevo segna il passaggio di una svolta culturale e religiosa che, nel bene e nel male, ha rappresentato un periodo di transizione evolutiva. Nascono in quel tempo gli Ordini Cavallereschi Cristiani, tra questi gli Ospitalieri del Sovrano Ordine Militare di Malta, l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme ed i Cavalieri del Tempio di Re Salomone, meglio conosciuti come Cavalieri Templari, un Ordine Religioso di Monaci e Guerrieri, unico nella fattispecie, la cui regola fu scritta dal Monaco Cistercense Bernardo da Chiaravalle, successivamente elevato agli altari della santità, oggi venerato dalla chiesa cattolica romana, anglicana e luterana.
E' una delle istituzioni più antiche della civiltà occidentale e cristiana. Nati come Cavalieri dell'Ordine dell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme, quindi conosciuti come Cavalieri di Cipro, poi come Cavalieri di Rodi e in seguito come Cavalieri di Malta. Ordine religioso laicale della Chiesa Cattolica sin dal 1113 e soggetto di diritto internazionale, il Sovrano Ordine di Malta ha relazioni diplomatiche con più di 100 Stati e con l’Unione Europea ed è ha lo status di osservatore permanente alle Nazioni Unite. È neutrale, imparziale e apolitico. Oggi l’Ordine di Malta opera in 120 paesi dove fornisce assistenza alle persone bisognose attraverso le sue attività mediche, sociali e umanitarie.
Ha origini storiche che rimangono ancora oscure, anche se una tradizione senza basi documentarie le fa risalire alla prima crociata. In realtà, i primi documenti che attestano un’investitura di Cavalieri denominati del Santo Sepolcro sono del 1336. Quando venne ristabilito il Patriarcato Latino di Gerusalemme da Pio IX nel 1847, il Papa fece conoscere diffusamente la ricostituzione dell'Ordine con lettere apostoliche, affidando ai suoi membri l’incarico di sostenere materialmente le istituzioni e le opere della Chiesa cattolica di rito latino in terra Santa. Il cavalierato si aprì con la nomina delle Dame del Santo Sepolcro grazie a Leone XIII. Il titolo di Gran Maestro dell'Ordine, che è stato portato dal Papa stesso fino a Pio XII, fu trasferito ad un cardinale. In seguito Giovanni Paolo II concesse all'Ordine la personalità giuridica vaticana. Oggi l'Ordine cerca di favorire maggiormente l'impegno dei suoi membri nelle Chiese locali auspicando la loro santificazione. E' questa la ragione essenziale e profonda che ha motivato il riesame degli statuti all'epoca della «Consulta» del 2013.
L’Ordine Templare, fondato nel 1118, ebbe i favori del Papato a tal punto da meritarsi più bolle pontificie di riconoscimento.
L’ordine nacque in un periodo storico caratterizzato da una nobiltà cattolica sparsa nei territori delle nazioni occidentali, i cui conflitti, contraddizioni, tensioni, scalate di potere e voglia di predominio, si scaricavano sulle giovani generazioni, idealiste e teologizzate in una ortodossia di fede più appariscente che reale. I Cavalieri Templari, monaci e guerrieri, conosciuti anche come “Poveri Cavalieri di Cristo” erano, tra gli ordini crociati del tempo, quelli maggiormente motivati e strutturati in una élite iniziatico-spirituale, militarmente e gerarchicamente organizzati, conciliando la pratica della preghiera con la motivazione alla battaglia.
I Templari, nel tempo, hanno influenzato l’immaginario collettivo ed il loro fascino rimane ancora immutato. L’Ordine era custode di vari tesori e reliquie che Filippo il Bello voleva a tutti i costi per se. In particolare le reliquie del Santo Graal e la Boccetta di Giuseppe d’Arimatea, la tradizione vuole siano state custodite direttamente dal Gran Maestro Jaques de Molaj, il quale, intuite per tempo le perfide intenzioni di Filippo il Bello, diede disposizione di consegnare le reliquie ai fratelli Monaci Copti della terra d’Egitto, grandi amici e fratelli d’armi dei Templari, spesso anello di contatto tra il mondo musulmano orientale e il cristianesimo di allora. Ancora oggi, i Monaci Copti sono un riferimento essenziale della presenza cristiana in medio oriente.
I Templari sono stati i precursori di Internet. La loro rete informatica era allora costituita dalle innumerevoli notizie attinte dalle migliaia di pellegrini di tutto il mondo che, per recarsi a Gerusalemme, sostavano presso le magioni e gli accampamenti templari. Ognuno era una fonte di informazioni dei loro territori di provenienza, portando cultura, tradizioni, stili di vita, abitudini, esigenze, necessità e bisogni. Altresì, i Templari, attingevano notizie da altrettante e variegate popolazioni arabe, ebree, ortodosse e autoctone che abitavano le aree del Medioriente. Insomma, una mole di dati del cyber-medioevale da usare con sapienza e intelletto. Un network in dotazione esclusiva dei Templari da sfruttare all’interno della propria intelligence, ma anche per fornire servizi vari ai pellegrini in viaggio. Notizie tutte riservate provenienti dalla fonte HUMINT – Human Intelligence, così verrebbe classificata ai tempi attuali. Un flusso di dati, a suo tempo criptati, da immettere nella rete di server cartacei delle magioni, dei conventi, dei monasteri e degli accampamenti militari, per essere, infine, consegnato e decodificato nel mainframe del Gran Consiglio Magistrale, presso la sede del Gran Maestro.